mercoledì 20 maggio 2015

Rösler si presenta: “Leeds è l'occasione che stavo aspettando”

Nella sala stampa di Elland Road è stato presentato il nuovo head coach. Nonostante Neil Redfearn sia ancora in carica (il suo contratto scadrà il prossimo 30 giugno) a sedersi sulla panchina dello United, nella prossima stagione, toccherà a Uwe Rösler. Il tedesco ha firmato un contratto biennale (con opzione per un'ulteriore anno) e sarà il quinto allenatore del breve regno targato Cellino. In poco più di un anno sono già in 5 ad essersi alternati su quella panchina. La speranza è che il “regno” di Rösler possa durare e, soprattutto, portare i risultati sperati.

Affiancato da Adam Pearson (Cellino era assente) il nuovo allenatore, dopo la firma sul contratto, ha preso il primo contatto con il mondo Leeds ed ha risposto alle domande dei giornalisti presenti al “battesimo”. L'ex Wigan e Brentford non ha nascosto l'entusiasmo per un'avventura che si preannuncia stimolante e difficile. “Mi sento molto felice, è una grande opportunità. Questo è un grande club”, ha detto Rösler. “Dai tempi in cui giocavo ricordo il 'rumore' di Elland Road e la sua atmosfera”.

Raccontando la dinamica che lo ha portato a Elland Road, il tecnico tedesco ha spiegato che “mi è stato detto che il Leeds cercava un head coach. Tutto è avvenuto in pochissimo tempo. Io e Cellino abbiamo dovuto chiarire solo alcune cose. È stato interessante incontrarlo, mi è piaciuto. È un uomo che conosce il calcio. Non sono masochista. Se sapessi che non avrei potuto lavorare con lui non sarei venuto. Io sono l'allenatore e sarò responsabile delle questioni tattiche, dell'allenamento della squadra e della scelta della formazione. Avrò anche la possibilità di esprimere il mio parere sul mercato”.

Si è parlato della possibilità di vedere il ritorno di Gunnar Halle, nel ruolo di assistant coach, ma “è ancora troppo presto per affrontare certe questioni”.

“Da quando ho lasciato il Wigan ho studiato molto, preparandomi per una nuova occasione. Volevo tornare in panchina quest'estate. Ho avuto un paio di opportunità, ma aspettavo una chiamata come questa. Per me si tratta di una grande possibilità”.

“C'è un grande potenziale in questo gruppo di giocatori. Penso che si è assestato durante il corso della scorsa stagione e che ci sia possibilità di crescere ancora. Dobbiamo però essere realisti. Il nostro obbiettivo è la top 10. Questo sarebbe un progresso. Il Leeds è il più grande club della mia carriera. Ho lavorato per arrivare proprio ad avere un'occasione come questa”.


Rösler sarà a Thorp Arch la prossima settimana e inizierà a programmare la stagione, partendo da dove verrà svolta la preparazione. Ma come giocherà il Leeds di Rösler? “Mi piacciono le squadre organizzate, dove ognuno sa cosa deve fare in campo. Voglio che la palla sia passata velocemente, che venga giocato un calcio ad alta intensità. Mi piace il gioco veloce, quello che Jurgen Klopp definisce 'heavy metal'. Mi piace il 4-3-3 come schema di base. Il 3-5-2 potrebbe essere il piano B. In alcune aree abbiamo i giocatori adatti al 4-3-3. In altre zone dobbiamo invece trovare i profili giusti. Mi piace avere accanto un direttore sportivo. Questo è un modello che sta sempre più prendendo piede in Inghilterra”.

La parte più difficile della conferenza stampa è però toccata ad Adam Pearson. L'executive director ha dovuto infatti affrontare la spinosa questione legata a Neil Redfearn. “Questo club non ha un allenatore. La clausola (per estendere il contratto di Redfearn) non è stata esercitata. A Neil è stato offerto nuovamente il ruolo nell'Academy e attendiamo la sua risposta. Sono sicuro che, dopo averci pensato, mi darà una risposta. Dopo l'ottimo lavoro fatto penso che avrà altre offerte da considerare. Sono sicuro che è quello che sta facendo ora. La conversazione che ho avuto con lui è stata molto matura e professionale. Il Leeds ha poi bisogno di firmare un assistant boss, un first team coach e un head of recruitment”.

Anche Rösler ha detto la sua su Redfearn, esprimendo apprezzamento per il lavoro del suo predecessore. “Per me Neil ha fatto un buon lavoro e gli auguro tutto il meglio. Alla fine non è stata una decisione di Uwe Rösler. È stata una decisione del club”.

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